Paula DE WAAL ha scritto:
Ciao Bianca,
... le difficoltà operative e legislative dell'e-learning nel carcere. ...
Scusate l'intrusione in un campo, l'università, che non è il mio. Ma la questione dell'insegnamento ai carcerati travalica l'università.
Dal punto di vista operativo e legislativo temo che ci sia un problema enorme (non necessariamente insormontabile) legato alle limitazioni dei contatti con l'esterno (del resto è questa una caratteristica, direi fondativa, del carcere).
Ebbene, se con e-Learning intendiamo non un semplice accesso a materiali in formato digitale predeterminati (che possono stare su CD-ROM o su una rete chiusa all'esterno) ma la possibilità di interagire con i docenti e con il gruppo dei pari e quella di cercare risorse ... come attuarlo in un universo rigidamente chiuso?
Ho collaborato alla realizzazione per
ISMU di materiali per l'insegnamento di italiano agli stranieri, a supporto di corsi in presenza (
Parliamoci chiaro).
Alcuni dei corsi si svolgevano in carcere, luogo dove sono molti gli stranieri che hanno bisogno di imparare l'italiano. Ma in quei casi il corso (che contiene moltissimi link a risorse presenti in rete) non è stato possibile farlo usare.