Sottoscrivo la proposta di Bianca Arcangeli di introdurre anche il tema dell'e-learning in carcere che è più' in generale un tema legato all'accesso al diritto alla formazione in condizioni di libertà limitata. La libertà limitata è ovviamente quella di un detenuto, ma anche di un malato, di un diversamente abile, di un lavoratore con famiglia, di un residente in aree disagiate, etc..
Se partiamo dal principio che l'accesso alla formazione e all'istruzione è un diritto quale può essere il ruolo delle tecnologie nel rendere realizzato questo diritto?
Prenoto un mio breve intervento su questo tema.